Può sembrare una perdita di tempo e certamente non è possibile passare l’intero pomeriggio al supermercato confrontando i vari prodotti, tuttavia saper leggere le informazioni presenti sul packaging può rivelarsi davvero utili quando si è indecisi fra due prodotti apparentemente simili.
Cosa deve contenere un’etichetta
- Denominazione di vendita: il nome del prodotto, può avere anche un nome di fantasia, ma sotto troveremo comunque la denominazione esatta del prodotto, come per esempio pane, farina ecc.)
- Elenco degli ingredienti: vengono indicati in ordine di quantità, dal più presente.
- Gli additivi: sono sostanze autorizzate solo per determinati alimenti in determinate quantità, sono per esempio i coloranti, gli aromi o i conservanti. A differenza degli aromi, gli altri tipi di additivi vengono indicati con una sigla (https://it.wikipedia.org/wiki/Additivo_alimentare#Classificazione_in_base_al_numero), costituita dalla lettera E e da un numero.
- Il quantitativo
- Termini di scadenza e modalità di conservazione e di utilizzo
- Chi l’ha fatto: non solo è presente la marca del prodotto, ma anche il nome del produttore e l’indicazione dello stabilimento in cui è stato realizzato.
- Lotto di appartenenza del prodotto
- Biologico: questa denominazione è consentita solo in alcuni casi con riferimento ai metodi di produzione conformi agli standard di protezione dell’ambiente e di benessere degli animali.
- OGM: la presenza di contenuto di organismi geneticamente modificati deve essere indicata nell’elenco degli ingredienti se sono superiori allo 0,9%.
Piccoli segreti per leggere l’etichetta nel modo corretto e fare la scelta giusta
- Con la dicitura aromi si intende quelli artificiali, se invece viene specificato “aromi naturali” significa che sono stati inserite essenze, estratti e succhi ottenuti da materie prime vegetali. Naturalmente sono da preferire i prodotti che contengono quest’ultimo tipo di aromi.
- Nel caso di prodotti conservati in liquido è bene cercare sempre il peso sgocciolato, in modo tale da sapere esattamente la quantità esatta di prodotto che si può consumare, evitando sprechi.
- Non sempre i prodotti a lunga scadenza sono i migliori, spesso una scadenza più lontana indica la presenza di maggiori conservanti o additivi.
- Quando si trova la dicitura “in proporzione variabile” vuol dire che nessun ingrediente è presente in maggior quantità rispetto agli altri.
- L’indicazione dello stabilimento di produzione può rivelarsi un’informazione molto importante, spesso si può notare che prodotti di marca e sottomarca vengono prodotti nello stesso luogo, se anche gli ingredienti sono gli stessi, sono lo stesso identico prodotto.